domenica 14 aprile 2013

Turin Marathon 2012 - 3:14:43

La mattina inizia bene freddina ma serena, la tensione pregara si fa sentire sulle gambe.
Io e l'amico Enzo ci scaldiamo in vai Roma e ci piazziamo in prima fila per la partenza, visto che qui a l'organizzazione non si degna a fare le gabbie, meglio non restare bloccati tra i più lenti. Gli istanti prima della partenza la tensione gara non si fa più sentire e mi sento pronto per i 42,195 km.
L'idea è di provare nei primi 10 km un ritmo che mi porti a finire sotto le 3 ore per poi decidere l'andatura di gara.
Senza che meno c'è lo aspettiamo avviene lo sparo iniziale, tanto inatteso che anche i Top Runners si trovano impreparati, tanto che partono in ritardo e le Keniane mi superano solo al fondo di via Roma e la Magica Valeria solo al fondo in piazza Castello. Parto veloce con il primo 1000 in 3,56 ma subito dopo mi porto a correre sulla media di 4,15 e fino al 10 km tutto mi sembra girare bene.
Imboccato corso Unione Sovietica sento che il ritmo è troppo elevato e decido di assestarmi sul modesto 4,30 che comunque mi porterebbe a chiudere con un nuovo personale. Passo la mezza maratona in 1,31 ma subito dopo inizio a sentire che mi mancano le energie.
Nel frattempo mi si affiancano Francesco e poco prima Marino che mi incoraggiano ma la crisi energetica inizia a essere evidente. Con il proseguire della marcia chilometro dopo chilometro perdo velocità e mi demoralizzo un pò ma alla fine facendo un piccolo esame di coscienza attribuisco la mancanza d'energie all'ultimo periodo d'intenso lavoro associato ai lunghi preparatori alla maratona. Forse le 10 / 12 ore giornaliere di lavoro lasciano il segno specie se devi correre una maratona e tante volte invidio un pò chi dopo 6 / 8 ore torna a casa e può dedicare il restante tempo alla famiglia e tempo libero, ma almeno sono fortunato ad avere un buon lavoro con qualche responsabilità che mi sono cercato e voluto.
Grazie a Francesco, che continua a darmi la carica km dopo km che divantano sempre più faticosi, mi rendo conto che tutto sommato non sono poi così in ritardo rispetto l'anno scorso ma la lancetta dell'energia fisica e mentale è davvero sul rosso, quando al 39km mi trovo Alessia che come promesso mi accompagnerà nei chilometri finali ed espode l'emozione. Chi più di una Figlia riesce a darti la scossa positiva che mi permette di ritornare ad una andatura adeguata per stare sotto le 3 ore e 15 minuti.
L'ingresso in piazza Carlo Felice prima e il lungo rettilineo di via Roma dopo sono la seconda scarica di adrenalina quella che ti fa andare avanti come se fosse una discesa che fa andare avanti un'auto senza benzina.
Il boato del pubblico è emozionante l'arrivo in piazza Castello con le tribune gremite di Gente e Parenti urlanti ti danno la forza di finire in 3:14:43 e la motivazione per cui il prossimo anno sarò ancora lì a correre la Maratona della Mia Bella Città.

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