domenica 17 novembre 2013

27^ Turin Marathon

Decima Maratona oggi la quinta a Torino. Quest’anno nessuna preparazione specifica da luglio i miei allenamenti sono stati incentrati sui Trail per iniziare a lavorare sul sogno UTMB. Tanti collinari e due gare Ultra Trail la prima a fine settembre 50 km e la seconda a fine ottobre 46 km i giorni che rimangono da recuperare per la maratona sono solo tre settimane. La prima la dedico a 25km insieme agli amici Maratonabili, la seconda a un medio di 14 km a ritmo che averi voluto tenere in maratona.
Quest’anno il percorso ha un altimetria migliore rispetto le passate edizione e il tracciato passa sotto casa di molti amici che danno una bella emozione e ti fanno inserire una macia in più.
Già il giorno prima l’emozione e la tensione classica della maratona è alta, ma non ho i soliti acciacchi pre gara e  il ritiro pettorale mi proietta totalmente nella gara con la visita al Marathon Village.
La notte la passo bene mi alzo riposato ma le tensione la sento già nelle gambe leggermente contratte.
Ci ritroviamo nei pressi del marathon village  con i compagni di squadra piccolo riscaldamento e ci portiamo alla partenza. Nella partenza il casino regna sovrano lo speaker invita tutti a stare dietro il tappeto le persone per paura di non rientrare in classifica pressano e tutti siamo compressi come sardine in scatola, non capisco perché l’organizzazione che dice di fare numeri da paura non seleziona gli accessi alla partenza in gabbie per passi orari come fanno tutte le grandi maratone .
Via si parte insieme a Patrizia e Aldo ci mettiamo al passo stabilito di 4:20 / 4:25 si va bene le gambe restano sempre con quel filo di rigidezza ma corro senza problemi.
Patrizia corre leggera e sembra far fatica a stare con un passo così lento, infatti chiude la sua prima maratona con uno spettacolare 2:58. Stiamo insieme fino al 15 km ma incomincio a fare fatica a tenere il loro ritmo e rallento un po’.

Fino al 25 km corro a 4:35 / 4:40 ma mi sento in leggera difficoltà. Rallento ancora e e corro gli ulteriori 10 km a 5 / 5:10 e il calo e ancora più evidente nella parte finale. Ho proprio finito le risorse e anche Alessia che mi ha raggiunto al 39°km non riesce a farmi accelerare ma se non altro ha evitato che mi mettessi a camminare. L’ultimo chilometro da Porta Nuova via Roma e Piazza Castello è uno spettacolo di gente che fa il tifo da brividi e viene fuori un progressivo che mi riporta fino a 4 al km a tagliare il Traguardo della mia 10^ Maratona con il tempo di 3:24:00 e la soddisfazione di aver finito con l’emozione come se fosse la prima maratona!!! 

Trail Monte Casto

All'arrivo fresco come una rosa dopo 46 km del Monte Casto con 2300 D+ in 6:36:27 un ora in meno alla 50 km del mese precedente. 220^ su 400 nonostante la rottura di un bastoncino al 10 km due cadute su pietre scivolose in salita e il blackout del gps dal 22 km... I presupposti di una brutta gara si erano fatti sentire tutti... Ma comando IO!!! Con determinazione e rabbia mi attacco come un francobollo a un gruppo di Atleti li ho seguiti come un segugio. Le gambe hanno retto molto bene tanto che nei km finali in discesa li ho tutti superati con tanto di volata finale! E SODDISFAZIONE immensa per aver conquistato il secondo punto che mi apre le porte alla CCC del Ultra Trail del Mont Blanc 2014!!!

lunedì 30 settembre 2013

Trail del Moscato 2013 - 50km 2570mt D+

Il Trail del Moscato è il primo punto per realizzare un sogno difficile faticoso ma affascinante del UTMB. Decido di partecipare anche se la preparazione non è completa,  tante corse in val Troncea con un massimo di 23 km con dislivello massimo di 500mt e una uscita collinare da 32 km non bastano. Ma lo voglio e so che posso farcela ad arrivare in fondo. Se lavoro tanto e poi corro la sera tardi vorrà pur dire che resistenza ne ho. Così mi avventuro e mi iscrivo, sperando di avere la settimana antecedente lavorativa tranquilla. Ma invece anche il corso in programma salta e quindi niente riposo.  Venerdì mi sveglio con un forte mal di gola e sabato giorno prima della gara ormai come di consuetudine, credo io per la tensione, mi sento a pezzi. Così sabato mattina riposo e dormo fino a tardi e resto a letto come i malati fino all'ora di andare a prendere i pettorali con l'amico Francesco nel pomeriggio. Ovviamente la notte la passo a girarmi e rigirarmi. Sveglia alle 5 colazione e via direzione Santo Stefano Belbo.
Mi sento bene e neanche agitato e dopo un caffè alle 7:30 in punto si parte. I primi chilometri sono di riscaldamento poi il passo si fa deciso mi sento bene e considero poco la lunga distanza, in salita accompagnato dai bastoncini si va a passo veloce e in discesa di corsa veloce. Sto bene e vado. Tanto che i primi 25 km li faccio in 3 ore nette. Vado bene fino al trentesimo e qui inizia a farsi sentire la fatica, in salita grazie hai bastoni tengo bene ma in discesa fatico a prendere il ritmo, il percorso e un continuo cambio tra ripide salite e ripide discese che non ti danno il tempo di trovare il passo che già devi cambiare. Il tempo fa il resto, partiti con una leggera pioggia e il terreno ancora asciutto, in alcuni tratti diventava intensa rendendo il terreno scivoloso da fare due passi avanti e uno in dietro. Le scarpe fanno lo zoccolo di terra e diventano pesanti ma per fortuna al quarantesimo spunta il sole e ci fa finire in tranquillità e anche con un pizzico di caldo ovviamente umido. Fortunatamente mi sono organizzato bene e periodicamente mangio e bevo così da non andare mai in crisi. Ormai dopo i 40 la fatica muscolare è ai massimi livelli i tratti in forte discesa mi mettono in crisi, al 44esimo un tratto era così ripido da doversi appendere ad una corda per stare in piedi e forzare a puntare i piedi era peggio che correre.  Ormai solo arrivo al 46 km e spunta il cartello stradale di Santo Stefano credendo di avere gli ultimi chilometri in discesa mi faccio coraggio per finire in 7 ore ma le sorprese non sono finite e il percorso devia ancora dentro una ripida salita di una vigna e un volontario mi comunica ancora 2 km in salita e 3 in discesa. L'ho guardato con una tale rabbia che l'ho fulminato sul posto anche se lui non c'entrava nulla. La salita è davvero rapida pari al 23% circa ed è davvero lunga lo sconforto mi prende dentro, intorno a me nessuno alla fine della salita del vigneto trovo i fotografi a immortalare l'ultima fatica provo a sorridere ma vedremo i risultati. Prima della discesa finale il ristoro. Le ragazze mi incoraggiano e mi fanno i complimenti di rito. Mi fermo un po' a bere acqua e riparto nella discesa ripida, il primo tratto provo ma non riesco a correre finché non diventa meno pendente.  L'ultimo chilometro è in piano dentro il paese lo corro tutto con un buon passo finché non trovo a pochi centinaia di metri dall'arrivo Tiziana e Francesco a farmi il tifo.  Sono sfinito e la soddisfazione di essere arrivato mi fa  piangere a singhiozzo dalla gioia. 100 metri ed eccomi tagliare il traguardo sulla piazza in  7 ore e 35 minuti  e alla 76esima posizione su 110 arrivati.
Correre tra le vigne per 50 km è stato un po' noioso ma un plauso va comunque agli organizzatori che oltre ai servizi in gara e la segnaletica impeccabile su tutto il tragitto con un costo ridicolo rispetto a gare su strada ha messo a disposizione palestra x dormire colazione ricco pacco gara con bottiglia di moscato DOCG maglia tecnica sacca scarpe, oltre al pranzo completo con seconda bottiglia di moscato servizio docce e fisioterapista. 
Il primo punto verso il Monte Bianco e conquistato ora serve il secondo entro fine anno.
I sogni si devono "rincorrere" con i fatti e non con le parole.

domenica 28 aprile 2013

StraNone 2013

Il tempo regala una tregua mattutina agli Atleti che corrono la StraNone. Partenza alle 9.30 per una affollata gara che si disputa maggiormente in un percorso sterrato e pesante. I partecipanti superano le 700 persone con presenze di atleti di alto profilo qualitativo. Dopo i primi due chilometri su strada asfaltata il percorso si immette su una strada sterrata che ci accompagna fino al 10 km con caratteristica a tratti scivolosa e piena di pozzanghere per la pioggia dei giorni precedenti I risultati di None, su percorso di 11.6 km, il successo di Youssef Sbaai (Pod. Tranese) su Nicola Grieco e Salvatore Ciantia, entrambi atleti dell'ASD Borgaretto 75. La manifestazione, valida come 7ma prova del Trofeo CorriPiemonte Strada, vede poi in campo femminile il podio costituito nell'ordine da Ana Maria Cretu (Atl. Bellinzago), Ignazia Camalleri (Pod. Tranese) e Marina Corsico (Interforze Torino). Oltre all'eccelente prestazione di Marina per i Nostri colori sociali c'è da segnalare il 12 piazzamento assoluto del fortissimo Ermanno Laganis (2* di Categoria), Stefano Rogliatti, Marco Antonio Palmisano, Maurizio Crispino e Giuseppe Adamo che si classificano nella zona alta della classifica. Dodicesimi nella classifica a punti e quattordicesimi come società numerosi sono i piazzamenti della Nostro Gruppo. Arrivederci Numerosi alla prossima gara sociale a La Loggia il 5 maggio valevole come campionato Italiano di Società e individuale Uisp!!!

La mia gara.
Finisco la gara in 47:45 con una media di 4:08 al km e un pó di amarezza per non riuscire a trovare la buona condizione avuta fino allo scorso anno e non mi permettono di stare insieme ai mie soliti compagni di gara. Durante il percorso le sensazioni sono buone e il cuore non gira mai al limite ma all' 80-85% le gambe leggermente pesanti nei km iniziali girano poi discretamente bene il resto della gara fino all'allungo finale e anche dopo non risentono di particolare stanchezza quindi deduco mancanza di qualità dell'allenamento. Idea che si rafforza se mi confronto con l'amico Francesco che sta seguendo con ottimi risultati un programma. Vero che l'impegno lavorativo mi sta costringendo a lunghe e faticose giornate di lavoro che mi inducono a ridurre in modo significativo gli allenamenti ma questo non deve essere una scusa ne un alibi ed è arrivato il momento di trovare il modo di modificare le abitudini in modo di tornare ad allenarmi in modo soddisfacente. Inoltre credo che sia anche necessario iniziare a seguire un programma strutturato di allenamento che dia più qualità al lavoro in modo da avere maggiori risultati con il giusto compromesso tra vita quotidiana e sport.

22^ Semi Marathon de Nice 2013

In compagnia di un amico e collega di lavoro della Settimese, Francesco, la domenica mattina di Nizza ci accoglie con un tiepido sole. 
Giunti nella zona di partenza si avverte che la manifestazione ha l'importanza del grande evento sportivo. 
Dopo le foto di rito e un leggero riscaldamento decidiamo di portarci con 15 minuti di anticipo alla partenza che però visito il numero dei partecipanti e già affollata. Purtroppo non avendo consegnato all'atto dell'iscrizione certificazione dei tempi sotto l'1.30 siamo finiti nella griglia della massa. Dopo l'emozionante minuto di silenzio in omaggio alle vittime di Boston siamo partiti. Dopo oltre il minuto dallo sparo tagliamo la linea della partenza. Gli Atleti sono tanti oltre 3000 della mezza ed l'incrocio con i 2500 runner della 10 km che partono su un lato dedicato convergono sulla stessa strada dopo poche centinaia di metri così che l'andatura dei primi due chilometri risulta troppo lenta e difficoltosa. Solo dopo il ritorno sul lungo mare di Nizza intorno al quarto chilometro si riesce a impostare il giusto ritmo di gara. Al quinto chilometro si ripassa nella zona della partenza e ci si dirige verso il porto per poi ritornare sempre nella zona partenza arrivi al 10 km, Questo permette a amici e parenti di poter assistere e tifare i propri cari più volte durante la gara senza annoiarsi troppo nell'attesa e per noi atleti goderci il tifo dei propri cari che ci danno la carica e rendono la nostra gara più emozionante del solito. Al 7° chilometro con un passo da 4:10 al km raggiungiamo il fortissimo Riccio Cataldo che ha un'andatura che anche il Ns Enzo invidierebbe. Dal 10° al 15° si corre sotto le palme del piatto lungomare di Nizza verso l'aeroporto correndo a fianco a chi compiendo già il giro di boa torna indietro diretto verso l'arrivo. Proprio lì che incrocio il fortissimo Stefano Rogliatti ben posizionato e con un passo veloce e lo incito. Nel frattempo ho corso fino al 13° chilometro a fianco del amico Francesco ma le mie condizioni non sono delle migliori avendo ancora le gambe un po' dure reduci della 24 ore della settimana precedente e senza allenamento settimanale, visti gli impegni lavorativi che mi hanno costretto alle 12 / 13 ore giornaliere. Incomincio a perdere 100 / 200 mt di terreno nei suoi confronti fino al 15° chilometro, superato il giro di boa stringo i denti e incomincio a girare meglio e tento piano piano a riacquistare terreno aumentando il ritmo, accorcio un pò le distanze ma anche lui ha un bel passo sostenuto e la distanza si riduce ma di poco. L'arrivo si avvicina e lo stimolo di riprenderlo e finire la gara sotto 1,30 non mi fanno mollare nonostante la stanchezza al limite.
L'arrivo in un "mare" di gente che urla è bellissimo e benchè non sono riuscito a recuperare tutto il gap perso la soddisfazione di aver fatto comunque una buona gara è alta. Taglio il traguardo in 1:31:35 con 30 secondi di ritardo su Francesco e la soddisfazione di aver trascorso tutti insieme un bel week end sportivo che mi ha permesso di staccare la spina dal impegnatissimo periodo lavorativo e ricaricare le batterie mentali per affrontare il difficile impegno del Audit WCM della settimana lavorativa.

domenica 14 aprile 2013

Staffetta 8 x 1 Ora alla 24 Ore di Torino 2013

Emozione unica alla staffetta di 24 ore di Torino che vede impegnati 8 atleti per squadra correre 3 frazioni da un'ora a intervalli di 8 ore con l'obiettivo di correre più chilometri possibili! Tornato mezzo influenzato a mezzanotte del venerdì dalla trasferta Serba raccolgo le forze in una notte e parto per la mia prima calda frazione serale e ne esce un buon 14 km in 1:01nel mentre il Nostro Adriano che sta partecipando alla 24 ore individuale sta andando come un treno. Tornato a casa bagno caldo, cena e con 37 di febbre a letto con il timore di non riuscire a prendere il via alla seconda frazione, invece dopo un piccolo sonno ristoratore all'una di notte parto per altri 14 km in 1:00 netti corsi in scioltezza ma Adriano alle due di notte dopo ben 16 ore di corsa ininterrotta inzia ad andare in crisi e rallenta il passo. Alle 3 finalmente a letto, faticosamente prendo sonno per queste poche ore di riposo. Sveglia alle 7 colazione e accompagno Alessia per la sua staffetta 4x100 del campionato Regionale che incorona poi lei e le sue compagne seconde, Bravissime. Mi precipito al Ruffini per l'ultima sessione che coincide con il fine gara. Siamo secondi con il vantaggio di 2 km dai terzi e Adriano superate le grandi crisi notturne è sempre secondo ma a un solo chilometro dal terzo. Con le gambe dure parto alle 9 con il solito ritmo di 4:30 ma gli avversari sono più cotti di me ma il mio obbiettivo non è più loro ma fare la classica distanza dei 42 km nel tempo limite. Rallento un pó visto che la fatica si fa sentire ma questo mi permette comunque di raggiungere l'obiettivo e recuperare sugli avversari e doppiarli conquistando un altro chilometro da tutte le squadre concorrenti. Nel frattempo il Nostro mitico Adriano che sta partecipando alla 24 ore valevole per il titolo Italiano, superata la crisi notturna e incitato da tutti noi sta andando a guadagnarsi il suo straordinario secondo posto assoluto e Titolo Italiano della categoria Master A. Sparo finale che sigilla questa magnifica impresa degli atleti del Gruppo Sportivo Interforze composto da Enzo, Francesca, Josephine, Marco, Marina, Salvatore, Sonia, me e senza dimenticare delle riserve Claudio e Donata sempre presenti sul campo pronti e a fare il tifo e sostenerci e fotografarci! Un GRAZIE ad Adriano che con 198km in 24 ore anche il Nostro gruppo può vantarsi di un magnifico TITOLO ITALIANO!!!

Turin Marathon 2012 - 3:14:43

La mattina inizia bene freddina ma serena, la tensione pregara si fa sentire sulle gambe.
Io e l'amico Enzo ci scaldiamo in vai Roma e ci piazziamo in prima fila per la partenza, visto che qui a l'organizzazione non si degna a fare le gabbie, meglio non restare bloccati tra i più lenti. Gli istanti prima della partenza la tensione gara non si fa più sentire e mi sento pronto per i 42,195 km.
L'idea è di provare nei primi 10 km un ritmo che mi porti a finire sotto le 3 ore per poi decidere l'andatura di gara.
Senza che meno c'è lo aspettiamo avviene lo sparo iniziale, tanto inatteso che anche i Top Runners si trovano impreparati, tanto che partono in ritardo e le Keniane mi superano solo al fondo di via Roma e la Magica Valeria solo al fondo in piazza Castello. Parto veloce con il primo 1000 in 3,56 ma subito dopo mi porto a correre sulla media di 4,15 e fino al 10 km tutto mi sembra girare bene.
Imboccato corso Unione Sovietica sento che il ritmo è troppo elevato e decido di assestarmi sul modesto 4,30 che comunque mi porterebbe a chiudere con un nuovo personale. Passo la mezza maratona in 1,31 ma subito dopo inizio a sentire che mi mancano le energie.
Nel frattempo mi si affiancano Francesco e poco prima Marino che mi incoraggiano ma la crisi energetica inizia a essere evidente. Con il proseguire della marcia chilometro dopo chilometro perdo velocità e mi demoralizzo un pò ma alla fine facendo un piccolo esame di coscienza attribuisco la mancanza d'energie all'ultimo periodo d'intenso lavoro associato ai lunghi preparatori alla maratona. Forse le 10 / 12 ore giornaliere di lavoro lasciano il segno specie se devi correre una maratona e tante volte invidio un pò chi dopo 6 / 8 ore torna a casa e può dedicare il restante tempo alla famiglia e tempo libero, ma almeno sono fortunato ad avere un buon lavoro con qualche responsabilità che mi sono cercato e voluto.
Grazie a Francesco, che continua a darmi la carica km dopo km che divantano sempre più faticosi, mi rendo conto che tutto sommato non sono poi così in ritardo rispetto l'anno scorso ma la lancetta dell'energia fisica e mentale è davvero sul rosso, quando al 39km mi trovo Alessia che come promesso mi accompagnerà nei chilometri finali ed espode l'emozione. Chi più di una Figlia riesce a darti la scossa positiva che mi permette di ritornare ad una andatura adeguata per stare sotto le 3 ore e 15 minuti.
L'ingresso in piazza Carlo Felice prima e il lungo rettilineo di via Roma dopo sono la seconda scarica di adrenalina quella che ti fa andare avanti come se fosse una discesa che fa andare avanti un'auto senza benzina.
Il boato del pubblico è emozionante l'arrivo in piazza Castello con le tribune gremite di Gente e Parenti urlanti ti danno la forza di finire in 3:14:43 e la motivazione per cui il prossimo anno sarò ancora lì a correre la Maratona della Mia Bella Città.